L'apertura del sesto album MEDDLE del 1971, la traccia numero uno del prima lato, e a conti fatti sono appena due note, sulla scia di quella Careful With That Axe Engene che con una sola nota dì basso era stata capace di entusiasmare infinite schiere di ascoltatori, avidi nel pretendere l'esecuzione a ogni concerto del gruppo.
Le analogie con la famosa canzone dell’urlo si fanno ancora più evidenti considerando la struttura dei brani e le tematiche loro correlate; introdotta e conclusa dal rumore del vento, One Of These Days si sviluppa attraverso un inizio strumentale basato su un giro di basso che crea il ritmo giocando con gli effetti eco, passa attraverso una fase centrale che sembra rallentarne il tiro e poi accenna a tetri orizzonti squarciati a colpi di ascia “ One of these days i’m going to cut you into little pieces ”.
Segue una vigorosa esplosione sonora a ritmo tambureggiante, con la chitarra slide a insinuarsi fra le ottave più alte; infine la chiusura, a riagganciarsi circolarmente all’incipt. Gilmour, sulla genesi della canzone; " Il Binson era un sistema di delay italiano. Era strano perchè non usava loop su cassetta ma un disco di metallo; si potevano ottenere degli effetti eco davvero stupendi che non erano assolutamente ottenibili da qualsiasi altro apparecchio inventato fino a quel momento.
One Of These Days è nata grazie ai miei esperimenti col Binson, come anche Echoes. Un giorno Roger decise di provare sul basso le tecniche che stava sviluppando. Ottenne un riff di base sul quale tutti abbiamo poi lavorato tramutandolo nel brano One Of These Days. Nel pezzo di apertura ci siamo io e Roger al basso, poiché per qualche strana ragione avevamo deciso che ci sarebbe stata una doppia traccia con questo strumento. Si può sentire dallo stereo. Il primo basso sono io, mentre nella battuta successiva Roger entra dall'altro Iato dello stereo. “
Ancora Gilmour; “ Per la parte centrale ci trovammo tra le mani un'altra novità tecnologica; un amplificatore H&H con la vibrazione. Impostai la vibrazione più o meno allo stesso ritmo dell'eco ma l'eco superava di 3/4 il ritmo, mentre la vibrazione andava a tempo con il ritmo. Mi limitai a suonare il basso sopra tutto quanto costruendo un piccolo pezzo parallelo, sul quale ci soffermammo per un pò per poi modificarlo.
Camuffammo poi le giunzioni del nastro con il suono dei piatti “. Allo scoccare del minuto 3:02, in piena sezione centrale, si sente un estratto dalla sigla di Doctor Who, noto telefilm di fantascienza trasmesso dalla BBC a partire dal 1963. Scritta dal compositore australiano Ron Grainer e incisa da Delia Derbyshire ai BBC Radiofonic Workshop nello stesso anno, si può definire uno dei primi esempi di musica elettronica.
La minaccia di fare letteralmente a pezzettini a un bersaglio ben preciso: il locorroico Dj radiofonico di BBC Radio Jimmy Young, indigesto al gruppo proprio a causa della sua ridondanza nel parlare. La frase, cantata in falsetto da Nick Mason, poi riprodotta a velocità rallentata, e in realtà un classico esempio di umorismo in stile Floyd, spesso non colto da ascoltatori superficiali. Prima di inserire sulla traccia la voce camuffata di Nick Mason, la band aveva trovato a sovraincidere quella di Jimmy Young.
L’esordio dal vivo di One Of These Days avviene in uno show per la BBC del 30 settembre 1971. A pochi giorni di distanza, nello splendore del crepuscolo serale dell’anfiteatro pompeiano, i Pink Floyd replicarono l’esecuzione per le riprese del film concerto “ Pink Floyd Live At Pompeii ” diretto da Adrian Maben. A causa di un problema tecnico, nel film viene solo mostrata prevalentemente la performance del batterista Nick Mason e grazie ad una ripresa laterale è visibile anche Gilmour. Il debutto “ ufficiale “ davanti al pubblico si segnala a Bradford il 10 ottobre 1971, primo concerto della band subito dopo l’impegno in terra campana.