Sapete a quale artista appartiene il disco in vinile più caro al mondo? …Ebbene si, da Dicembre 2015, è entrato nel Guinness dei Primati, il disco in vinile The Beatles noto anche come “White Album” dei Beatles.
Venduto all’asta presso la Julien’s Auction House di Beverly Hills la copia numero 0000001 del White Album dei Beatles appartenuta a Ringo Starr.
Il disco è stato venduto all’asta, ad un acquirente anonimo, al prezzo stratosferico di 710.000 Euro (790.000 dollari), battendo il record, precedentemente venduto a 273.000 Euro, del disco di Elvis Presley “That’s when your hearth begin”.
la bella notizia è che l’intero ricavato è stato destinato alla Lotus Foundation di Ringo Starr e sua moglie Barbara, un’organizzazione benefica impegnata nel sociale.
The Beatles è il nono album ufficiale dell’omonima band inglese.
Noto anche come White Album, per via della copertina totalmente bianca (con il nome del gruppo stampato semplicemente in rilievo), il disco fu pubblicato il 22 novembre del 1968 dalla Apple Records.
La rivista Rolling Stone ha inserito l’album al 10º posto della sua lista dei 500 migliori album.
Verso la fine del maggio 1968, poco prima di iniziare a lavorare al nuovo album, i Beatles si ritrovarono nella casa di George Harrison a Esher, nel Surrey, e con un registratore Ampex a quattro piste incisero i nastri di prova delle loro recenti composizioni, materiale denominato The Kinfauns Demos o The Esher Session, di mediocre qualità tecnica però rivelatore della genesi di molti pezzi del prodotto finale.
La formazione era reduce dalla trasferta in India e dall’esperienza della meditazione trascendentale nel ritiro di Rishikesh, sotto la guida del guru Maharishi. L’ashram di Rishikesh fu determinante per la crescita compositiva e strumentale dei quattro musicisti: la serenità e il tempo libero, che concedevano loro spazi di creatività e tempi per comporre nuove canzoni, e l’assenza di elettricità che li costrinse a utilizzare le chitarre acustiche, raffinandone le competenze strumentali e imparando da Donovan (altro discepolo del Maharishi) la tecnica del finger-picking – che sarebbe stata usata in più di una traccia dell’album – contribuirono in maniera fondamentale alla realizzazione del disco.
Il gruppo tornò dall’India con una trentina di composizioni, molte delle quali finirono nei Kinfauns Demos. Il produttore George Martin si disse subito contrario a che si realizzasse un album doppio, avanzando con forza l’opinione che la carta vincente sarebbe stata piuttosto un album singolo di alta fattura.
I Beatles però erano ormai orientati a incidere un doppio album, e nonostante il parere di Martin scelsero di insistere nel loro progetto iniziale.