Forse non è il miglior album dei ragazzi di Liverpool ma sicuramente ha avuto un impatto fondamentale sui magici anni sessanta. Quadretto di un decennio rivoluzionario che racconta lo sgretolamento della società tradizionale inglese e l’ingresso della psichedelia.
The dark side of the moon – Pink Floyd (1973)
Ogni album dei Pink Floyd è un capolavoro e rappresenta una novità nella scena musicale, da Atom Heart Mother, The Wall difficile scegliere ma in questo sono racchiusi i brani classici più importanti: Time, Us and Them, The great gig in the sky, Money. Un concept album impeccabile per atmosfere indimenticabili.
The rise and fall of Ziggy Stardust – David Bowie (1972)
Ziggy Stardust è un personaggio proto-punk, alter ego di David Bowie, che racconta – in un concept album – il successo e la caduta di una star con le sue insicurezze e fragilità. Ziggy diventa indistinguibile da Bowie che decide per tale motivo di uccidere il personaggio dalle tutine colorate ed il trucco futuristico durante il concerto del 1973. L’album contiene le più famose canzoni di David Bowie: Starman, ZiggyStardust, Rock ‘n’ Roll Suicide.
A night at the Opera – Queen (1975)
Bohemian Rhapsody: solo questo brano vale tutto l’album che contiene però ben altri capolavori: Love of my life, You’re my best friend, racchiusi in un’opera che omaggia i fratelli Marx e che aveva il compito di non deludere le aspettative degli appassionati dell’album precedente. Aspettative superate.
Apostrophe – Frank Zappa (1974)
Quindicesimo album di Zappa – che ne pubblicò ben 44 in 27 anni di carriera – è il manifesto del suo anticonformismo musicale e dei suoi testi. Zappa infatti unisce in Apostrophe stili musicali diversi: dalla musica classica al blues, dal reggae al jazz, al rock ‘n roll, vengono mescolati in variazioni molto personali e riconoscibili dell’autore. Brani scandalosi creati per provocare la borghesia puritana dell’epoca a causa dei quali combatterà troppo spesso con la censura.
Led Zeppelin IV – Led Zeppelin (1971)
Dopo aver cambiato numerose volte titolo è rimasto semplicemente “il quarto album dei Led Zeppelin” perché poco importa il nome se contiene le indimenticabili Starway to heaven, Black dog, Misty Mountain Hop e Rock and Roll..
MTV Unplugged in New York – Nirvana (1994)
Album “postumo” pubblicato il 1º novembre 1994 dopo pochi mesi dalla morte di Kurt Cobain è la registrazione del concerto acustico per la serie Unplugged di MTV. I Nirvana rivisitano in chiave acustica i loro successi e regalano ai fan le cover di canzoni diverse, brani dei Meat puppets, David Bowie, Vaselines per arrivare alla cover di Where Did You Sleep Last Night?.
London Calling – Clash (1979)
Album doppio venduto al prezzo di un singolo presenta accanto al punk classico una serie di stili diversi tra cui il rockabilly, il reggae e l’influenza del movimento ska britannico. Quest’album consacra il successo dei Clash oltre oceano.
Velvet Underground & Nico –
The Velvet Underground (1967)
Nessun altro album fu tanto influente nella storia della musica, rappresenta infatti la genesi di tutta la scena alternativa: new wave, punk americano, indie noise, i Velvet Underground portano il rock verso le neo avanguardie.
Tommy – Who (1969)
Gli Who pubblicarono il primo “concept album”, la prima opera rock: Tommy. Ogni brano è un capitolo di un libro che narra le vicende di Tommy, un bambino inglese che vive una infanzia drammatica e che trova sollievo alle sue disgrazie grazie al flipper.